Bar dello Sport - 29 Novembre 2008

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  1. satboy78
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    IN QUESTO TOPIC INSERIAMO E COMMENTIAMO LE NOTIZIE E I PRONOSTICI DI GIORNATA






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    Real Madrid: Huntelaar e Di Maria i nuovi obiettivi

    Il Real Madrid, nel mercato di gennaio, punterà molto sui giovani, ed è in questo contesto che rientra l'interesse per Klaas-Jan Huntelaar (25) dell'Ajax e per Angel Di Maria (20) del Benfica. Una punta che possa prendere il posto di Van Nistelrooy fino a fine stagione, e un'ala che garantisca fantasia ed imprevedibilità: questi erano gli obiettivi di mercato e i nomi di Huntelaar e Di Maria rispecchiano in pieno questa volontà. Entrambi sono utilizzabili in Champions League ma potrebbero rivelarsi un investimento importante per il futuro e dare finalmente un nuovo smalto ai madrileni.

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Spartak Mosca, vicino l'arrivo di Nicklas Bendtner

    Appare sempre più probabile il passaggio dell'attaccante danese Nicklas Bendtner (21) dall'Arsenal allo Spartak Mosca, allenato dal suo connazionale Michael Laudrup. I moscoviti sono infatti alla ricerca di una punta che sostituisca Roman Pavlyuchenko, ceduto al Tottenham lo scorso mese di settembre. Secondo la stampa russa l'accordo tra i due club sarebbe già stato trovato sulla base di sei milioni di euro.

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Il colpo di Lotito è Ivanovic

    Il colpo annunciato da Lotito si chiama Branislav Ivanovic. L’obiettivo: acquistarlo a gennaio in prestito con diritto di riscatto, la stessa formula usata un anno fa per prendere Rozehnal dal Newcastle, Radu dalla Dinamo Bucarest e Rolando Bianchi dal Manchester City (l’unico non confermato). Piace il difensore centrale del Chelsea, chiuso da Carvalho, Terry e Alex. Ha cominciato a giocare soltanto adesso, perché Scolari lo apprezza. Alla fine di ottobre, più di otto mesi dopo il suo arrivo a Londra, ha giocato la sua prima partita con i Blues di Abramovich: era Carling Cup. E in Premier League sinora ha totalizzato appena quattro presenze. La prima in Champions, contro il Bordeaux, risale proprio a mercoledì scorso. Quasi una delusione per il difensore serbo, che era stato acquistato dalla Lokomotiv Mosca nello scorso gennaio per 9,5 milioni di euro. Alla fine dello scorso campionato, passato quasi tutto il girone di ritorno in tribuna, aveva chiesto di essere ceduto. E il Milan, prima di dirottare sullo svizzero Senderos, si era fatto avanti. Il nome di Ivanovic a lungo, durante l’estate, è stato accostato alle manovre di mercato rossonero. Poi Galliani ha mollato la presa.

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Gustavo, l'Intoccabile che piace in Italia

    Nel Palmeiras che fino all'ultimo lotta per un posto in Libertadores in Brasile, c'è un senatore... metà Italiano: si chiama Gustavo, è una delle colonne della difesa dei Verdao e potremmo vederlo presto nella nostra Serie A.

    Gustavo Franchin Schiavolin, semplicemente Gustavo, nasce a Campinas (Brasile) il 19 febbraio 1982 da una famiglia di emigranti italiani, come rivela chiaramente il cognome: grande fisico e buona tecnica, inizia a giocare a calcio nel ruolo di difensore, per poi entrare a far parte del settore giovanile del Guarani.

    E' proprio con la maglia del Bugre che il 19enne Gustavo nel 2001 esordisce nel calcio professionistico: il richiamo dell'Europa però è forte ed a mettere gli occhi sul talento sono i bulgari del Levski Sofia, ambizioso club balcanico che in queste stagioni ha fatto più volte capolino nella Champions League. In Bulgaria, Gustavo gioca titolare e vince il campionato Nazionale: la carriera nel Vecchio Continente per lui avanza e prevede una nuova tappa, nella Dynamo Mosca che mira ad accorciare le distanze dalle superpotenze del calcio russo.

    Nella capitale ex sovietica però l'esperienza non è delle migliori, anche per colpa di una squadra che stenta a decollare: 8 presenze nella Russian Premier League prima del ritorno a casa per ripartire, dopo una brevissima parentesi nel Goias, dal Ponte Preta. In Patria, Gustavo rinasce: 32 presenze ed il passaggio al Paranà, squadra che sta costruendo una rosa competitiva per centrare l'obiettivo del campionato statale.

    Con 34 presenze e 2 gol, il difensore dà il suo notevole contributo da titolare al successo nel Paranaense: inevitabile dunque il salto in una grandissima del calcio verdoro, il Palmeiras. Con la maglia dei Verdao, Gustavo diventa parte integrante della difesa schierata dall'ex campione del Mondo Wanderlei Luxemburgo, con cui vince il campionato Paulista 2008.

    Forte fisicamente (186) ma anche veloce, Gustavo può ricoprire diversi ruoli nel reparto difensivo: viene spesso infatti impiegato come centrale di destra di una difesa a 3, ma può fare anche il terzino destro in una difesa a 4 o appunto il centrale di una linea sempre a 4. Esperienza da vendere e senso della posizione, viene per questo preferito con continuità al giovane e promettente '90 David: in questa stagione, Gustavo è stato impiegato 20 volte, con anche un gol all'attivo.

    In prestito al Palmeiras fino a dicembre 2009, il 26enne è di proprietà della Traffic, agenzia che detiene i diritti sui più grandi talenti brasiliani: club italiani e spagnoli si sono già attivati per acquistarlo, magari già a gennaio, visto anche l'importantissimo passaporto comunitario. Per l'Italia, si sta occupando dell'affare l'agente Fifa Frank Assunçao, agente già autore del trasferimento nel nostro campionato del colombiano Juan Camilo Zuniga, rivelazione delle ultime giornate del Siena e in trattativa per portare il forte difensore del Cruzeiro, Jonathan, in Italia.

    Costo dell'operazione? Circa 3 milioni: su di lui si sono mosse Sampdoria, Udinese e Catania, ma anche altri club monitorano la situazione... Le squadre della Liga però fanno sul serio, tanto da essereal momento in vantaggio: il sogno di Gustavo sarebbe però quello di ripercorerrere al contrario la via dei suoi genitori e sbarcare in quello che in Brasile viene ancora ritenuto il campionato più bello del mondo.

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Inter, duecento milioni buttati via

    Cari nemici e amici, l'altro giorno Mourinho ha dato un altro esempio della sua profonda ignoranza calcistica quando ha detto che il rombo è successivo al 4-3-3 (Sebes e Bernardini si rivolteranno nella tomba) e mercoledì sera ha completato l'opera confermando di non essere adatto (né lui né l'Inter) alla Champions.

    Non è necessario che un allenatore abbia cultura calcistica, ma è obbligatorio che conosca almeno la propria squadra.

    Un conto è giocare in campionato (Grygera e Molinaro non valgono Maicon e Maxwell) e un conto è giocare in Europa dove la qualità a centrocampo e il pensare in grande sono fondamentali.

    Ma se ha la fissazione dei portoghesi (Figo è sul carrello dei bolliti da oltre un anno e Quaresma da sempre è più adatto al beach-soccer che al calcio) solo Paolillo, che prima o poi dovrà pur dimostrare le sue qualità di direttore generale, potrebbe far qualcosa.

    Il sito www.interistiorg.org che è gestito da tifosi nerazzurri ha genialmente commentato la gara di mercoledì :
    "Nell'1-2-7 finale Mourinho tiene in campo Cordoba. Coniglio difensivista.

    Torna lo schema a ventaglio cinese col trequartista dietro le punte, corretto in corsa con cinque attaccanti e sei mezzepunte."


    Fortuna che il Werder ha fallito una clamorosa occasione da gol contro l'Anorthosis, altrimenti da qui alla partita con il Brema in casa interista ci sarebbe stato un consumo record di pannoloni…

    Il campionato l'Inter lo vincerà sicuramente, ma Moratti ha speso oltre duecento milioni di euro tra il cambio allenatore e gli acquisti dei vari Quaresma e Mancini.
    Eppure tutti sapevano l'inadattibilità di Mourinho aolla Champions (Abramovich l'ha cacciato per questo) e che la vittoria del Porto di quattro anni fa si riduce a un arbitraggio molto sospetto a Manchester quando fu giudicato irregolare un gol di Scholes che era regolarissimo, un errore così sospetto che l'Uefa era intenzionata a escludere i portoghesi dalle coppe europee.
    Tra Palermo e Juve sembrava che Mourinho avesse trovato la squadra giusta, la formula per vincere contro chiunque: e invece dopo pochi giorni la solita squadra che in Europa non sa altro che balbettare.

    Con i duecento milioni spesi in estate da Moratti, si potevano comprare giocatori di grande personalità e bravura, ad esempoio Hleb che l'Arsenal ha ceduto al Barcellona e Aguero che aveva una clausola di rescissione di cinquanta milioni e che si poteva convincere ad accettare l'Inter offrendogli venti milioni annui, quelli che prende Ibrahimovic…

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Milan, rivoluzione in attacco

    C'era una volta Shevchenko titolare, era settembre, soltanto l'inizio della stagione, e un Pato considerato da tutti vittima sacrificale del ritorno a casa del 'figliol prodigo'.

    In effetti, pronti via e l'ucraino aveva giocato il secondo tempo alla prima nel ritorno a San Siro, aveva indossato la maglia titolare nel naufragio del Marassi alla seconda e contro lo Zurigo quattro giorni dopo. Prestazioni poco convincenti o per nulla, tanto che Ancelotti si era convinto di mettere da parte suggerimenti presidenziali veri o presunti e badare alla sostanza, tradotto puntare tutto su Marco Borriello, unico per caratteristiche nel parco attaccanti di Milanello. Il napoletano aveva ripagato la fiducia aiutando il Milan a tornare alla vittoria, con una rete importante a Reggio Calabria. Era il 24 settembre, il primo ma soprattutto l'ultimo sicchè unico gol dell'ariete in campionato. Da quel momento sono iniziati i problemi fisici, e qualcuno anche personale, che ne hanno condizionato il rendimento e lo hanno fatto scivolare piano piano in basso nelle gerarchie del mister. Sono saliti invece Filippo Inzaghi e Alexandre Pato, sì, proprio lui che all'inizio sembrava uno di troppo. Il Papero dall'inizio o a partita in corso si è fatto quasi sempre trovare pronto, con reti importanti o assist decisivi. Per Inzaghi, superati i problemi fisici, parlano i numeri: ogni 133' un gol, 65, più di tutti, in Europa.

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Lazio, piace Bertolo

    L'Argentina piace molto a Lotito e ai suoi osservatori. Secondo quanto scrive il quotidiano Olè, i biancocelesti sarebbero molto vicini all'acquisto del centrocampista Nicolas Santiago Bertolo (22), calciatore del Banfield. Su Bertolo ci sarebbe anche l'interesse del Parma, anche se la società di Lotito sembra in netto vantaggio

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    SKY SPORT: Le nuove confessioni scioccanti di Carlo Petrini

    L'ex giocatore di Milan e Roma Carlo Petrini, da anni in prima fila per quanto riguarda la lotta al doping, ha parlato ai microfoni di Sky Sport delle pratiche in uso ai suoi tempi e delle conseguenze di quelle sostanze su di se e i suoi ex compagni.

    "Oltre all'abuso di farmaci, ho subito anche il doping, perché secondo me questo è il verbo giusto: subire. Il primo allenatore che mi ha fatto capire che nel calcio bisogna essere aiutati da farmaci è stato Giorgio Ghezzi. Lui, addirittura, si faceva le punture su se stesso, vedeva gli effetti che avevano su di lui, per poi farle a noi. Era il 1967. La prima volta che successe, arrivarono negli spogliatoi il medico, il massaggiatore e l'allenatore. Il medico aveva in mano un bottiglino, simile a una bottiglietta di Orangina che aveva un tappo rosso, morbido. Ai miei tempi, le siringhe gettabili non esistevano, esistevano grosse siringhe di vetro che si facevano bollire in scatoline d'acciaio insieme all'ago. Quel giorno, quell'ago entrò cinque volte in quel tappo rosso e in cinque sederi diversi, senza essere mai cambiato. Quando entrammo in campo ci rendemmo conto di quello che ci avevano dato, perché quel giorno potevamo morirci su quel terreno: correre, saltare, cadere, presentarsi davanti al portiere, avere la mente lucida e ripartire senza avere mai il fiatone, avevi una forza in corpo che era inimmaginabile in altri momenti. Mi ricordo, durante la partita, che una leggera bava verde usciva dalla bocca e dovevi togliertela dalle labbra per poter respirare correttamente. Alla fine della partita, quando pensavi che tutto fosse finito, non era finito un bel niente, perché avevi ancora tanta forza in corpo che non riuscivi a stare fermo. Un altro effetto di quella roba era che la lingua si gonfiava da non tenerla quasi in bocca, dovevi stare con la bocca aperta. Poi, verso le 3-4 di notte, quando finalmente la fatica ti dava l'ultimo tocco, ti addormentavi dove ti trovavi. Nessuno si è preoccupato di sapere che queste cose avrebbero potuto causare dei danni irrimediabili alla nostra salute. Purtroppo, quando hai 20 anni, pensi sempre di essere un immortale, che niente ti farà male e accettavi tutto senza discutere o contestare. Tutti i giorni c'erano punture da fare, vedevo addirittura i miei compagni che se le facevano da soli, perché magari non si fidavano del massaggiatore. Sono stati proprio dei periodi in cui gli aiuti erano quasi normali".
    Se potesse tornare indietro, non farebbe più il calciatore?
    "Adesso sarebbe ipocrita dire non lo farei più. L'unica cosa che dovrei sperare è che nel momento, com'è successo, che ci hanno dato questa roba, ci dicessero: "Guardate ragazzi la situazione è questa: se prendete questa roba potrebbe succedere che fra 30 anni vi accada qualcosa." Allora, probabilmente, non l'avrei presa".

    Nuova denuncia di Carlo Petrini, ex attaccante degli anni 60 e 70, il quale racconta ai microfoni di Sky alcune pratiche illecite in voga all'epoca nel mondo del calcio: "Oltre all'abuso di farmaci, ho subito anche il doping, perchè secondo me questo è il verbo giusto: subire. La prima volta che successe, arrivarono negli spogliatoi il medico, il massaggiatore e l'allenatore. Il medico aveva in mano un bottiglino, simile a una bottiglietta di Orangina che aveva un tappo rosso, morbido. Ai miei tempi, le siringhe gettabili non esistevano, esistevano grosse siringhe di vetro che si facevano bollire in scatoline d'acciaio insieme all'ago. Quel giorno, quell'ago entrò cinque volte in quel tappo rosso e in cinque sederi diversi, senza essere mai cambiato. Quando entrammo in campo ci rendemmo conto di quello che ci avevano dato, perchè quel giorno potevamo morirci su quel terreno: correre, saltare, cadere, presentarsi davanti al portiere, avere la mente lucida e ripartire senza avere mai il fiatone, avevi una forza in corpo che era inimmaginabile in altri momenti. Durante la partita ricordo una leggera bava verde che usciva dalla bocca e dovevi togliertela dalle labbra per poter respirare correttamente. Alla fine della partita, quando pensavi che tutto fosse finito, non era finito un bel niente, perchè avevi ancora tanta forza in corpo che non riuscivi a stare fermo. Un altro effetto di quella roba era che la lingua si gonfiava da non tenerla quasi in bocca, dovevi stare con la bocca aperta. Poi, verso le 3-4 di notte, quando finalmente la fatica ti dava l'ultimo tocco, ti addormentavi dove ti trovavi. Nessuno si è preoccupato di sapere che queste cose avrebbero potuto causare dei danni irrimediabili alla nostra salute. Purtroppo, quando hai 20 anni, pensi sempre di essere un immortale, che niente ti farà male e accettavi tutto senza discutere o contestare. Tutti i giorni c'erano punture da fare, vedevo addirittura i miei compagni che se le facevano da soli, perchè magari non si fidavano del massaggiatore. Sono stati proprio dei periodi in cui gli aiuti erano quasi normali. Adesso sarebbe ipocrita dire non lo farei più. L'unica cosa è che, se nel momento che ci hanno dato questa roba, ci avessero detto 'guardate ragazzi la situazione è che se la prendete potrebbe succedere che fra 30 anni vi accada qualcosa', allora, probabilmente, non l'avrei presa".

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Hidalgo a 90°: "Crespo, Milito, Burdisso e Rivas: ecco la situazione"

    Il Real Madrid ha perso Ruud Van Nistelrooy. La società merengues sta guardando in Italia per trovare il sostituto del centravanti olandese e i nomi più caldi sono quelli dell'interista Hernan Crespo e del genoano Diego Milito. Novantesimo.it ha dunque intervistato in assoluta esclusiva il procuratore di entrambi, Fernando Hidalgo, al quale è stato poi chiesto nche della situazione di Burdisso e Rivas. "Non c'è molto con il Real, in questo momento non stiamo parlando anche perchè Crespo ha un contratto con l'Inter fino al 30 di giugno ed ha intenzione di rispettarlo, poi a seconda del suo impiego vedremo se sarà il caso di prolungare o meno il rapporto con i nerazzurri, penso che anche per loro non sia conveniente prolungare ad un calciatore che non gioca. Lo stesso posso dire di Milito, anche per lui non c'è stato un vero interessamento". Altro assistito di Hidalgo è il difensore dell'Inter Nicolas Burdisso: "Fino ad ora per Burdisso non c'è stato nulla, ma non escludo che a gennaio si possa aprire qualche pista che valuteremo. Ammetto che quest'estate c'è stata la possibilità che Nicolas lasciasse l'Inter, ma la situazione ora è diversa, lui con Mourinho si trova molto bene". Ultima battuta su Rivas, il cui infortunio sembra non pregiudicare la sua permanenza in nerazzurro: "Sta ritornando per rimettersi a disposizione dell'allenatore e della squadra, Nelson ha un contratto ancora di tre anni con l'Inter e non c'è alcuna possibilità che se ne possa andare".

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Newcastle, Owen prende il patentino da allenatore

    Non ha ancora deciso dove giocherà la prossima stagione, ma ha già ottenuto il primo patentino da allenatore. Si tratta di Michael Owen, ex ragazzo prodigio che fece impazzire l'Inghilterra dopo il suo gol all'Argentina. Il calciatore non ha ancora deciso cosa farà "da grande", vista la sua passione per l'ippica, ma non è escluso che il suo futuro non possa essere in panchina.

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    Valencia, Hildebrand via gratis

    Il futuro di Timo Hildebrand è lontano dalla Liga Spagnola. L'esperto portiere del Valencia può andarsene dal club bianconero senza pagare nessun indennizzo. A confermarlo è il vicepresidente della società bianconera, Fernando Gomez Colomer.

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Juventus, ipotesi Genoa per Giovinco

    Secco ha affermato con decisione che a Sebastian Giovinco (21) non lascerà la Juventus a gennaio, ma non si fermano le voci di mercato che hanno come protagonista il giovane fantasista. Stando a quanto si legge sull'edizione odierna di Leggo, oltre alle inglesi West Ham e Arsenal, tra i possibili acquirenti ci sarebbe anche il Genoa del presidente Preziosi. I rossoblù, dopo aver rilanciato Raffaele Palladino e aver riportato a Marassi Domenico Criscito, potrebbero fare affidamento su un altro "scontento" bianconero.

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Palermo, tante contendenti per Keirrison

    L'attaccante Keirrison (19) non piace solo al Palermo. Secondo quanto scritto da Sport.es, il brasiliano sarebbe seguito anche da Valencia, Barcellona e Liverpool. Il Valencia sembra in vantaggio, forte di un'offerta di 12 milioni di euro fatta al Coritibia. La società che invece ha offerto un maggiore ingaggio è il Liverpool, proprio per questo motivo quella inglese sarebbe la meta preferita da giocatore e procuratore.

    Fonte - TuttoMercatoWeb

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    Fonte - Gazzetta

     
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